Introduzione

La prima lezione è stata dedicata a definire gli ambiti di applicazione dell'informatica alle attività di ricerca storica, ognuno dei quali fa ovviamente uso di strumenti molto diversi:

  1. ricerca delle informazioni e dei documenti
  2. analisi dei dati
  3. divulgazione dei risultati


Si è tentato poi di riassumere brevemente i temi che verranno affrontati nel corso delle lezioni, che prenderanno in analisi tutti e tre questi :

  • Reperire le informazioni in rete
  • Nuove fonti per la storia: crowdsourcing, digitalizzazione, metadati
  • Strutturare bibliografie e archivi digitali
  • Strumenti per l'analisi spaziale e statistica
  • La visualizzazione delle informazioni
  • Copyright, copyleft, Creative Commons: deontologia e diritti di pubblicazione
  • La pubblicazione dei risultati online


Piuttosto che una disciplina autonoma, quella che in ambito anglosassone viene definita digital history è una sorta di “cassetta degli attrezzi”. Non tutto ovviamente deve essere utilizzato da tutti - e del resto neanche le tradizionali scienze ausiliarie (p.es. paleografia, numismatica o cartografia storica) vengono utilizzate indiscriminatamente da tutti gli storici. Ma è utile, citando Bloch (Apologia della storia, 1998, p. 54), che lo storico abbia “per lo meno una infarinatura di tutte le principali tecniche del suo mestiere”. Ognuno sceglie in base ai suoi bisogni e alle necessità della sua ricerca. Questo corso intende offrire agli studenti la possibilità di scegliere in maniera informata gli strumenti più adatti ad essere degli storici nel ventunesimo secolo.</p>

Si è anche discusso della valutazione finale,  che si baserà su un progetto personale di digital history. Agli studenti verrà chiesto di realizzare un prodotto ( un database, una bibliografia, un sito, o altro) e la relativa documentazione del processo con cui è stato costruito. La valutazione finale si baserà sulla discussione del progetto e della documentazione.

Per iniziare a pensare ad un progetto digitale, che verrà discusso più in dettaglio in occasione della lezione di mercoledì 11 maggio agli studenti è stato chiesto di riflettere sulle seguenti domande:

  • Quali sono gli obiettivi del progetto?
  • Che tipo di risorsa digitale vi immaginate?
  • Qual è il pubblico a cui vi rivolgete? Quali pensate possano essere le sue aspettative? O si tratta di un progetto esclusivamente ad uso personale?
  • Cos'altro è stato prodotto in ambito digitale riguardo al tema di cui vi intendete occupare?


Per dare un’idea di come può strutturarsi un progetto di digital history molto avanzato e di quanto questo modalità sia in grado di modificare le tradizionali strutture narrative storiografiche si è brevemente presentato il progetto Valley of the Shadows. Una presentazione online dei risultati di una ricerca può infatti offrire al pubblico l’opportunità di andare oltre la lettura di una saggio, permettendogli di manipolare ed interpretare autonomamente il materiale. Alla base di questo nuovo rapporto tra storia, storiografia, e pubblico vi è anche un’idea di gioco, motivo per cui si è anche brevemente accennato al blog dedicato ai rapporti tra ricerca storica e gioco interattivo Play the Past.</p>

Inoltre gli studenti sono stati introdotti al sito WebCite, utile a creare copie permanenti e citabili dei documenti reperiti online, e all'estensione del browser Firefox Zotero, utile per gestire bibliografie e repertori di documenti d'archivio.